Madre Pietà del Popolo

Madre Pietà del Popolo

Il mercoledì Santo dalla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio ( dal 2013 ) ha inizio la processione del Simulacro della ” Madre Pietà del Popolo” a cura del ceto dei fruttivendoli. Originariamente il Simulacro era custodito presso la Chiesa dell’ Addolorata, sita in Corso Vittorio Emanuele ( al centro storico della città ) è detta anche Madonna dei fruttivendoli perché è affidata a questa categoria che ne cura la Processione e la gestione. Le origini di questa processione sono più antiche a quella dei ” Massari “.Originariamente fu la Confraternita di S.Anna che curò la processione del Simulacro ( che portavano a spalla la sacra immagine, seguiti dai battenti che si percuotevano a sangue per espiare i peccati ). La confraternita aveva sede nell’omonima chiesa e via, detta anche di S.Annella, perchè collocata vicino al convento di S.Anna ( oggi sede dell’Archivio di Stato ) , nei pressi dell’attuale Piazza D’ Urso ( Jolanda ) dove era presente in una cappella, un’immagine della Pietà.I confrati indossavano abiti sfarzosi e allora il Vescovo di Mazara, Mons. Marco La Cava donò in occasione della fondazione, martedì 28 ottobre 1606, il mantello vescovile ed un cappello nero con dodici fiocchi verdi. Allora i confrati apprezzando il dono decisero di indossare sovrapponendoli al bianco della visiera e del sacco. In quegli anni, il quadro di Maria non sfilava in processione originariamente infatti essa passava tra le case dei fedeli che avendo ricevuto numerose grazie incominciarono ad offrire doni in oro ” per grazia ricevuta “, che furono rubati nel 1975 nella chiesa del Purgatorio tra i quali la preziosa corona argentea. Il 22 novembre 1722 ,il Vescovo di Mazara del Vallo, Bartolomeo Castelli, autorizzò la Compagnia a poter effettuare la processione del quadro. Il Giovedì santo del 1923 l’icona poté sfilare per le vie cittadine ma il contemporaneo celebrarsi di altri riti, per l’uscita si dovette attendere il termine delle altre funzioni per concludersi prima dell’ ” Ave Maria “, cioè alle prime luci della sera. Nel 1956 la processione fu anticipata il mercoledì Santo su decisione del vescovo di Trapani, Mons.Corrado Mingo. Il quadro della Madre Pietà del Popolo sembra essere datata alla seconda metà del ‘600 , l’opera sembra essere stata realizzata dal pittore trapanese Giovanni Battista de Vita. L’immagine della Pietà fu incassata in una ” vara” in legno in stile barocco nel 1778 , ideata dall’architetto Luciano Gambina nella seconda metà del ‘700. Nella parte posteriore è collocato il volto di Gesù coronato di spine,nel drappo della Veronica e sorretto da un angelo, immagine attribuita al Ferro. Degni di nota i tratti somatici tipicamente mediterranei del volto del Nazareno raffigurato e la corona di spine che si discosta dalla solita iconografia. Verso la fine del 1800 , con l’estinzione della Compagnia di S.Anna, la processione ebbe un periodo di crisi, negli anni del secondo conflitto mondiale, quando gli uomini erano in armi, furono le donne a condurre in processione la Pietà. Dal 1944 al 1946 il Simulacro fu trasferito presso la Chiesa del Carminello; dal 1955 al 1959 presso la chiesa dedicata a San Nicola, quindi presso a chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, poi all ‘Immacolata, nel 1982 ritorna nuovamente nella chiesa dell’Addolorata fino al 2012 da allora il Simulacro si trova presso la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.Nel 1990 la tela del quadro della Pietà è stato sottoposto a restauro da parte di Francesco Carozzo,in tale occasione si è constatato che l’immagine faceva probabilmente parte di una tela ancora più grande dalla quale venne tagliata. Nel primo pomeriggio del mercoledì santo percorrendo gran parte del centro storico cittadino; ad anni alterni raggiunge la zona del Mercato ortofrutticolo in Via Virgilio.
Durante il percorso, ha luogo l’incontro con la Madre Pietà dei Massari, uscita in processione il martedì e che sosta dalla sera precedente nella cappella ( Baracca ) allestita in Piazza Lucatelli ( allora Piano di S.Rocco ) . Quando le due Madri Pietà si ” incontrano” avviene lo scambio del cero, in ricordo di un’antica tradizione tra le due maestranze ricordando l’amicizia e la riappacificazione a seguito della protesta che nel 1885, la Compagnia di S.Anna aveva elevato ai ” massari ” contestando il privilegio di esporre la loro icona nella cappella. Terminato il rito, la Madre Pietà del Popolo riprende il cammino del rientro verso la Chiesa.

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