Cosa vedere a Trapani

Cosa vedere a Trapani

Trapani è una città che risplende dei segni lasciati dalle diverse civiltà che vi soggiornarono e pertanto moltissime sono le meraviglie storico-culturali, architettoniche e di culto da poter ammirare anche solo passeggiando per le sue soleggiate strade barocche. E’ nostro desiderio portarvi a conoscenza dei luoghi più caratterizzanti della nostra città: per maggiori informazioni clicca qui

Anime Sante del Purgatorio

Ammirate la ridondante facciata barocca, per poi prepararvi all'atmosfera unica degli interni, risultato della commistione tra l’imponenza delle semplici linee architettoniche e la dimensione aulica dei Sacri Gruppi scultorei ( in legno, tela e colla, secondo l’antica tecnica trapanese detta carchet) dei Misteri, secolari protagonisti dell’omonima Processione  che prende vita per le vie cittadine dal Venerdì al Sabato Santo.  Seriamente danneggiata durante il secondo conflitto mondiale, la Chiesa, in gran parte spoglia delle sue opere originali più importanti, venne riaperta al culto nel 1962. L’esterno venne iniziato nel 1712 sulla base dei disegni dell’architetto Don Giovanni Amico, che creò la facciata animandola con elementi decorativi barocchi e con statue in pietra stuccata realizzate da Alberto Orlando e raffiguranti Gesù ed i dodici apostoli, facendo discostare l’insieme dallo stile neoclassico del tempo.

Fu grazie all’architetto che per la prima volta Trapani offrì un’interpretazione personale e anticlassica del linguaggio barocco, sviluppando i canoni borrominiani con gli effetti dinamici offerti dallo slancio del settore centrale della facciata e dal movimento orizzontale del suo primo ordine. Dal 1959 la chiesa ospita i diciotto Gruppi Sacri più i due simulacri di Gesù nell’urna e dell’Addolorata. Successivamente si aggiunsero  le due Sacre Immagini delle Madri Pietà dei Massari e del Popolo – protagoniste delle processioni del Martedì e del Mercoledì Santo – e la statua del Cristo Risorto, che viene portata in processione la Domenica di Pasqua.

Cattedrale S. Lorenzo 

La Cattedrale di San Lorenzo Martire è una dei principali luoghi di culto cattolico di Trapani, chiesa madre della relativa diocesi. È situata nel centro storico della città sul Corso Vittorio Emanuele, peculiarità che la rende una delle poche cattedrali in Italia a non essere situata su una piazza. La facciata è caratterizzata da un portico dotato di tre grandi archi sostenuti da quattro piloni di pietra da intaglio. Al di sopra degli archi si estende un’ampia balaustra con quattro vasi di forma quadrangolare, mentre il piedritto di ciascun arco riporta lo stemma di San Lorenzo, rappresentato dalla graticola adornata di palme. Alle due estremità del portico si ergono due campanili, in mezzo ai quali si staglia la cupola con ai lati quattro piccole cupole. All'interno del portico è esposto un pregevole bassorilievo in marmo di Domenico Nolfo, rappresentante un presepe. La pianta della chiesa, a croce latina, si articola in tre navate. Gli spazi interni sono ricoperti da affreschi e stucchi neoclassici.

 

Piazza mercato del pesce

Osservate da lontano il susseguirsi delle arcate e percorretene gli spazi sottostanti con lo sguardo in alto ad esplorarne le volte, contemplate la solitaria statua in bronzo al centro della piazza…e vi ritroverete subito nell'atmosfera del passato, negli anni trascorsi fra i tonni appesi al soffitto e l’abbanniare (vociare per richiamare l’attenzione dei compratori sulla propria merce) dei pescatori.

Torre di Ligny

Fermatevi un attimo davanti all'emblema cittadino per eccellenza. Girate attorno al suo perimetro e trattenete pure il respiro davanti alle onde che si infrangono sotto di voi, tra gli “ultimi scogli” che costituiscono la forma della punta della falce. Salite in cima, affacciatevi da una delle garitte d’avvistamento…e lasciatevi travolgere dal suggestivo panorama e dalla storia della torre che per secoli protesse i trapanesi dai nemici venuti per mare.

Santuario Dell’Annunziata

Diverse correnti artistiche convivono in questa splendida ed ibrida costruzione, costituita principalmente da una basilica e dal Santuario: il portale ed il rosone duecenteschi risalenti all'edificazione originaria, le navate rinascimentali dalle slanciate arcate ricoperte di stucchi, il campanile barocco torreggiante sugli spazi del parco circostante…e a legare tutti questi elementi così diversi tra loro in un complesso architettonico armonioso, infine, il simulacro marmoreo – attribuito alla subbia di Nino Pisano – della Madonna di Trapani, da secoli venerata in città e anche oltre i suoi confini. Una leggenda narra che la statua, trasportata via mare, approdò miracolosamente sulle coste trapanesi a seguito di una tempesta e che, per decidere dove collocarla, venne affidata ad un carro di buoi che la condussero al luogo in cui oggi sorge il Santuario.

Chiesa di San Pietro

Dall'assetto basilicale a cinque navate, dà il nome al quartiere in cui si erge. Prima chiesa cristiana edificata a Trapani, sorge sulle fondamenta di un tempio pagano. Più volte ricostruita nel susseguirsi dei secoli, nella seconda metà del 1700 fu ampliata e restaurata con la partecipazione dell’architetto Amico, ma subito dopo rimaneggiata dal suo allievo Lugiano Gambina. Nel 1968, a causa del terremoto che colpì la valle del Belice, rimase danneggiata, per poi essere consolidata e ristrutturata. Al suo interno sono conservate opere di artisti locali del XVII secolo: dipinti di Andrea Carreca, un Crocifisso di Giuseppe Milanti ed il “San Pietro in cattedra” di Mario Ciotta. Di infinito pregio e vanto è l’organo conservato al suo interno, il più complesso d’Europa, realizzato tra il 1836 e il 1847 da Francesco La Grassa. Dotato di sette tastiere disposte in maniera tale da poter essere suonate a dodici mani (delle tre centrali, ognuna possiede 70 tasti e 27 pedali, mentre le restanti quattro sono disposte a coppie, con 54 tasti e 12 pedali l’una), possiede un totale di 5000 canne realizzate in differenti tipi di metalli e legni.

 

 

Piazza Sant’Agostino

Lasciatevi coinvolgere dall’armonia che qui mette d’accordo sacro e profano. Sorridete allo sguardo della statua del Saturno, fiero dall’alto dell’omonima fontana. Concedetevi qualche istante per scrutare fra i dettagli del magnifico rosone della chiesa di Sant’Agostino: vi scoprirete i messaggi lasciativi dai Templari, ai quali la chiesa deve la propria edificazione.

Mura di Tramontana

Godetevi una passeggiata sulle antiche mura di cinta, unica porzione rimastaci ai giorni nostri a testimonianza della fortificazione quattrocentesca della città. Esse vi condurranno all'imponente Bastione Conca – ancorato sugli scogli a sfidare l’impeto delle onde – e alla Porta Ossuna: quest’ultima, che prende il nome proprio dal Duca di Ossuna, viene anche detta di Serisso, poiché legata alla storia del ricco mercante Felice Serisso che lì espose la testa recisa della moglie adultera, facendone poi realizzare una copia in marmo, come monito per tutte quelle donne che avessero avuto l’intenzione di tradire il proprio marito.

Museo Pepoli

Inoltratevi tra le aiuole nel parco del Santuario dell’Annunziata e dirigetevi verso la cancellata d’ingresso al chiostro di quello che fu un tempo il convento dei frati Carmelitani: al suo interno il Conte Agostino Pepoli fece allestire il museo che porta il suo nome. Collezioni di archeologia, pittura siciliana, oreficeria, ceramica vi trovano posto…ma è il corallo, in preziosi ed elaborati cammei e presepi, a regnare sovrano.  PER INFO E PRENOTAZIONI: tel. 0923 553269

Saline

Lasciate vagare lo sguardo per i vasti spazi delle numerose vasche la cui costruzione si deve ai fenici. Oggi, a distanza di svariati secoli, la Riserva di Trapani e di Paceco vanta le saline più importanti d’Europa: le ottime condizioni climatiche e l’alta concentrazione salina del Mediterraneo favoriscono infatti la produzione di un “oro bianco” di altissima qualità, alla quale contribuiscono l’asciugatura naturale – Trapani è città di sale e venti – e il confezionamento senza trattamenti.

 

L’area, prediletta inoltre da numerose piante rare e specie di uccelli migratori, tra cui gli eleganti fenicotteri, è gestita e protetta dal WWF. Per maggiori approfondimenti clicca qui

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