XVI gruppo ” Ferita al Costato “

XVI gruppo Sacro " Ferita al Costato " ceto Pittori

Gesù, crocifisso, ha già reclinato il capo NELL'ABBANDONO della morte. Ai piedi della Croce, in atteggiamento di supremo dolore, sono Maria Santissima, il discepolo prediletto S. Giovanni e Maria Maddalena. Quest’ultima guarda con angosci il centurione romano che trafigge con la lancia il costato del Redentore.

Tre giorni dopo la concessione dei rispettivi misteri ai bottai e ai falegnami, Melchiorre Castiglione rogava il contratto d’affidamento del mistere “dello Cristo in cruci”. Ciò avvenne nove giorni dopo la processione d’altri misteri ed il gruppo fu concesso con le medesime clausole stabilite dal governatore e dai confrati della Società del P.S. nei contratti di affidamento dei su menzionati ceti. Il mistere si distingue per la figura centrale assegnata dall’artista a Cristo crocefisso e a Longino, che ferisce con la punta della lancia il costato del Nazareno. Domenico Nolfo lo ricostruì tra il 1770 e il 1771 con pagamento di 36 onze per averlo modellato “rappresentante il Signore nostro crocifisso, Santa Maria Maddalena, San Giovanni Battista e Longino”. Di curioso, notiamo che il notaio scambia più volte il discepolo San Giovanni evangelista con la figura di San Giovanni Battista. Concesso ai funai e Canapai nel 1620. A seguito dei bombardamenti del 1943 il Gruppo rimase gravemente danneggiato e venne abilmente restaurato nel 1947 da Giuseppe Cafiero. Nel 1966 i Pittori e i Decoratori, rilevando il Mistero, decisero subito di rifare gli ornamenti argentei.

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